Bruno,
un bambino di 9 anni di Berlino nella Germania degli anni quaranta, si
trasferisce con la famiglia in campagna. La sua vita cambia e perde i
suoi compagni di scuola, ma ha una sconfinata passione per l’avventura, che
riversa nella lettura dei suoi romanzi. Costretto ad una noiosa e solitaria
cattività dentro il giardino della nuova casa, trova una via di fuga nell’esplorare
il territorio circostante. Oltre il bosco le sue emozioni lo condurranno
a soddisfare la sete di contatti e a compiere delle scelte che lo
porteranno a sfidare l’autorità materna, l’odio insensato indotto dal padre e
dal suo tutore e infine a farsi condurre dal suo cuore, superando le recinzioni
razziali.
…………’
Ma poteva camminare e andare a scoprirlo, e questo in fin dei conti voleva dire
esplorare……… Molto spesso gli esploratori si imbattevano in qualcosa di
interessante che stava lì a farsi gli affari suoi, aspettando di essere
scoperto… . Altre volte scoprivano cose che probabilmente era meglio lasciar
perdere ( come un topo morto in fondo all’armadio della cucina).
Irene Manfrin
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